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*Disclaimer: le informazioni contenute in questo articolo hanno esclusivamente scopo informativo,e in nessun caso possono costituire la formulazione di una diagnosi o la prescrizione di un trattamento.
L’esposizione ai raggi solari è benefica per la nostra salute fisica e mentale. Ovviamente, quando scegliamo di abbronzarci in modo controllato e rispettando le linee guida valide per tutti i tipi di pelle!
La luce del sole è una fonte essenziale di Vitamina D, necessaria per numerosi processi vitali, tra cui la formazione di ossa forti. Inoltre, il sole ha anche un impatto positivo sul nostro umore.
La luce solare stimola la produzione di serotonina, conosciuta come “l’ormone della felicità”. Studi scientifici hanno dimostrato che una carenza di luce solare può portare a un Disturbo Affettivo Stagionale (S.A.D.), una forma di depressione legata alla diminuzione della luce durante i mesi invernali.
Insomma il sole ci fa belli, ma anche più sani! Quindi, sarà una soluzione anche per l’acne?
In passato, l’acne infiammatoria veniva spesso trattata con raggi ultravioletti utilizzando lampade, docce o lettini solari. Attualmente, queste tecniche sono ritenute superate poiché i rischi superano i benefici.
I raggi del sole del mattino e del tardo pomeriggio possono aiutare a ridurre l’infiammazione della pelle acneica, ma non rappresentano né una soluzione definitiva né una cura. Sebbene possa sembrare che il sole asciughi la pelle, la renda meno oleosa e secchi i brufoli, questi effetti sono temporanei. Il miglioramento dell’aspetto della pelle è dovuto principalmente all’abbronzatura, che scurisce la pelle e maschera le imperfezioni, offrendo un beneficio puramente estetico.
In realtà, l’esposizione al sole provoca l’ispessimento dello strato superficiale della pelle, portando alla formazione di comedoni e punti neri e quindi a una recrudescenza dell’acne. Ciò che molti ignorano è che il sole può indurre infiammazione, ispessire lo strato corneo (ostruendo così i pori) e aumentare la produzione di sebo. Pertanto, è importante prestare attenzione.
Limitare l’esposizione al sole e scegliere gli orari meno intensi sono regole fondamentali, specialmente per chi soffre di acne. È essenziale proteggersi adeguatamente. Per coloro che desiderano una bella abbronzatura senza compromettere la salute della pelle, è importante utilizzare una crema solare non comedogenica, come indicato sull’etichetta, con un elevato fattore di protezione UVA/UVB (SPF 30-50). Questo aiuta a prevenire gli effetti dannosi del sole sulla pelle acneica.
Come è risaputo, l’esposizione al sole comporta rischi per tutti i tipi di pelle, non solo per quelli che hanno la pelle incline all’acne. Tra questi rischi ci sono le scottature solari (e il rischio di cancro correlato), le reazioni allergiche al sole (come l’eruzione polimorfa alla luce o PLE) e l’invecchiamento precoce della pelle. Per saperne di più su come i raggi UVA, UVB e la luce HEV influenzano la pelle, è consigliabile rivolgersi a un dermatologo.
Va bene prendere il sole, ma bisogna seguire sempre le indicazioni del proprio dermatologo, specialmente in caso di acne. Prenditi cura della tua pelle, in modo particolare quando ti esponi al sole. Non rimandare il controllo, trova l’Esperto per te oggi.